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Vitamina D: a cosa serve?

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Che cos’è la Vitamina D?

La Vitamina D non può essere considerata una vitamina in senso stretto, poiché il termine vitamina identifica delle sostanze organiche indispensabili per la vita, che devono necessariamente essere introdotte con la dieta, in quanto l’organismo non è in grado di sintetizzarle. La vitamina D, invece, viene principalmente sintetizzata tramite l’esposizione ai raggi solari e in condizioni normali, questo può essere sufficiente per raggiungere una concentrazione adeguata. 

L’apporto alimentare, invece, garantisce solo il 10-15% del fabbisogno di vitamina D.

A cosa serve la Vitamina D? Quali sono i benefici della Vitamina D?

Il dott Francesco Lucarelli dell'antica famracia chiti con alcune degli integratori di vitamina d che consiglia ai suoi pazienti

Conosciamo tutti ormai l’importanza della Vitamina D per le ossa, infatti è un componente fondamentale per la regolazione del metabolismo del calcio e del fosforo, favorendone l’assorbimento a livello intestinale e riducendone l’escrezione con le urine.
Agisce anche direttamente sullo scheletro: promuove la crescita fisiologica e aiuta il continuo rimodellamento, fondamentale per garantire le proprietà strutturali, l’elasticità e la forza dell’osso.

È molto importante che ci sia un’adeguata concentrazione di calcio nel sangue, poiché una carenza cronica può comportare un difetto di mineralizzazione ossea che può portare allo sviluppo di rachitismo nel bambino e osteomalacia nell’adulto. Il rachitismo è una condizione che riguarda le ossa in via di sviluppo e comporta una crescita ridotta, associata a un quadro di deformità scheletriche, in particolare a livello degli arti. 

L’osteomalacia, invece, colpisce l’osso già maturo e comporta principalmente l’indebolimento dello scheletro, che diventa più fragile e più suscettibile alle fratture. 

Oltre alle funzioni sull’apparato scheletrico, negli ultimi anni, diversi studi hanno evidenziato come la vitamina D sia implicata in un grande numero di funzioni fisiologiche extra-scheletriche, rimarcando così l’importanza di mantenere un adeguato livello di questa vitamina nell’organismo.
La scoperta della presenza dei recettori della vitamina D a livello di molte cellule e tessuti dell’organismo, ha portato a ipotizzarne possibili funzioni a livello del sistema nervoso centrale, cardiovascolare, immunitario e sul differenziamento e crescita cellulare.

Cosa fare in caso di carenza di Vitamina D?

In caso di carenza, raramente si ha una sintomatologia manifesta, dunque la diagnosi avviene principalmente tramite esami del sangue. I valori adeguati di vitamina D sono compresi tra i 30 e i 100 ng/ml, che possono variare a seconda del sesso e dell’età. Si considera quindi insufficienza un valore tra 20 e 30, carenza un valore al di sotto di 20 e grave carenza per valori inferiori a 10.

Purtroppo, lo stile di vita attuale, la bassa esposizione ai raggi solari e la dieta povera di vitamine, fanno si che la quantità di persone con valori sotto la norma di Viatmina D, siano in continuo aumento. Per questo motivo è molto importante considerare un’adeguata integrazione di Vitamina D. Da studi recenti è stato visto che un’assunzione giornaliera, con concentrazioni di almeno 2000 UI al giorno, è preferibile rispetto alle forme a lento rilascio, assunte settimanalmente o addirittura mensilmente.

È importante considerare che dobbiamo attendere almeno 3-4 mesi prima che l’esito di un supplemento di vitamina D sia confermato dagli esami del sangue.

Per consigli di integrazione specifici, ti aspettiamo in farmacia o scrivici un commento per consigliarti in modo specifico! 

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Dott. Francesco Lucarelli

Dottore in farmacia 

Responsabile del settore nutraceutico e del laboratorio galenico

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